In seguito al diffondersi dell’epidemia di Covid-19, i neuroscienziati che si occupano di studiare l’attività onirica hanno notato un’ondata di incubi in tutto il mondo.
E’ rilevante il dato che vede un aumento in generale dell’attività onirica notturna e in particolare l’ispirazione del contenuto del sogno al contesto dell’attuale pandemia.
La spiegazione data è che tutti noi stiamo provando ad elaborare la grande quantità di informazioni che ci travolge ogni giorno insieme al cambiamento delle abitudini di vita e all’intensità delle emozioni come la paura per il contagio e l’ansia per il futuro.
È del tutto naturale essere impauriti: la paura è un’emozione schiacciante e alimenta i sogni in periodi di cambiamento improvviso.
Solitamente la paura viene integrata con le altre emozioni intense attraverso i sogni durante la fase R.E.M. del sonno.
Quando, però, la paura o l’ansia sono eccessive, i processi di integrazione delle emozioni durante il sonno R.E.M. falliscono e facciamo incubi, a volte ripetitivi.
La condivisione delle proprie esperienze e dei propri sogni con gli altri può aiutare il processo integrativo delle emozioni nei sogni.
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