Gli alunni e studenti con disturbo specifico dell’apprendimento spesso percepiscono di non essere all’altezza dei propri pari, in alcuni ambiti di competenza.
Il sentirsi diverso dagli altri interferisce negativamente sul senso di efficacia personale, sulla motivazione allo studio e sull’aspettativa di ciò che effettivamente egli può apprendere.
Spesso la sensazione di non essere all’altezza dei propri coetanei si generalizza ed emergono problemi emotivi per l’insuccesso ripetutamente sperimentato.
Ricordiamo che i Disturbi Specifici dell’Apprendimento si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e in assenza di deficit sensoriali, pur tuttavia possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana.
Per questo l’intervento precoce e il sostegno psicologico consentono e facilitano: il successo scolastico, la riuscita personale, la pertecipazione sociale.
Cosa fare?
Nel contesto scolastico, l’istituzione deve intervenire precocemente per identificare i casi sospetti; provvedere in modo mirato con attività di recupero; a fronte di persistenti difficoltà nel bambino, comunicare alla famiglia per ottenere un documento diagnostico; attivare i provvedimenti dispensativi e compensativi associati ad una programmazione didattica e ad una valutazione personalizzata.
Nel contesto familiare, è necessario attivare una richiesta di valutazione presso il Servizio Pubblico materno infantile territoriale (servizio TSRMEE) e comunicarla alla scuola.
I Servizi Socio-Sanitari devono attivare un iter diagnostico d’equipe che coinvolga tutte le figure educative e produrre una diagnosi attraverso un Documento di Valutazione Diagnostica.